HAEMOPHILUS INFLUENTIAE B

Cos’è?

L’Haemophilus influenzae di tipo B (detto anche Emofilo), da non confondere con i virus che causano l’influenza, è un batterio che normalmente si trova in gola o nel naso dove non dà alcun problema e si trasmette da una persona all’altra per via aerea. Quasi tutti i bambini durante i primi 5-6 anni di vita vengono a contatto prima o poi con l’Emofilo. Di solito a seguito di questo contatto, essi non subiscono alcun danno e sviluppano gli anticorpi che li proteggeranno nelle età successive. Tuttavia in alcuni casi, l’Emofilo non si limita a localizzarsi in gola, ma riesce a raggiungere il sangue e, tramite questo, a localizzarsi in altri organi dove causa malattie gravi. Tra queste la più frequente è la meningite. Questa malattia è sempre grave e può lasciare danni permanenti quali sordità, paralisi motorie più o meno gravi, ritardo mentale. Con frequenza minore il germe può causare epiglottite (infiammazione grave ed improvvisa delle prime vie aeree con sintomi di soffocamento) e sepsi (infezione diffusa nel sangue). Queste malattie, dette “forme invasive”, colpiscono quasi esclusivamente i bambini al di sotto dei 5 anni di età; è segnalato un maggior rischio per i bambini che frequentano comunità (es. asilo nido).

 

Impatto sulla popolazione

In Italia in seguito all’introduzione del vaccino nel 1995, il numero di casi di malattia invasiva da Emofilo è diminuito nei bambini e nel periodo 2007-2011 si sono verificati 17 decessi solo in persone adulte di età compresa tra 39 e 92 anni. Nel 2011 l’incidenza è stata di 7 casi ogni 10.000.000 di abitanti, con 48 casi rilevati.

In Europa nel 2011 sono stati segnalati 2.146 casi di malattia invasiva da Emofilo da 24 Paesi europei, con tassi più elevati in Svezia, Norvegia, Finlandia, Regno Unito. Sono maggiormente colpiti i bambini piccoli (0-4 anni) e gli anziani (età > 65 anni).

Nel mondo la maggior parte dei decessi causati da Emofilo avviene nei Paesi in via di sviluppo e stima che causi 8,1 milioni di malati e 363 mila decessi ogni anno tra i bambini non affetti da HIV di età inferiore a 5 anni.

 

Vaccino

Il vaccino rappresenta l’unico mezzo per prevenire le infezioni “invasive” da Emofilo. Esso contiene una parte del microrganismo legata ad una proteina in modo tale da essere in grado di indurre protezione anche nel bambino di pochi mesi. Il vaccino è altamente efficace sia nell’evitare la malattia che nell’eliminare i portatori, cioè i bambini sani che, una volta infettati, permettono la circolazione del batterio e il mantenimento dei casi di malattia. Il vaccino viene somministrato con una iniezione per via intramuscolare ed è disponibile in forma singola o associato ad altri vaccini. Il numero di dosi necessarie dipende dall’età del bambino: nel primo anno di vita sono necessarie tre dosi, dopo l’anno è sufficiente una sola dose. Il vaccino è disponibile in forma singola o combinata con altri vaccini. Nei bambini il vaccino è usualmente somministrato in combinazione con altri vaccini.

  • Quando non si deve vaccinare Non esistono situazioni cliniche che non consentano l’esecuzione di questa vaccinazione fatta eccezione per le reazioni allergiche molto gravi a sostanze contenute nel vaccino o a precedenti somministrazioni dello stesso vaccino.
  • Quando si deve rinviare Questa vaccinazione deve essere temporaneamente rinviata quando il bambino presenta una malattia acuta con febbre o disturbi generali giudicati clinicamente importanti.

 

Rischi dovuti alla malattia

Nei paesi come l’Italia le forme invasive dell’infezione quali la meningite possono dare:

  • danni neurologici (emiplegia, ritardo mentale, epilessia, diminuzione dell’udito, disturbi dell’apprendimento): 15-20 ogni 100 dei sopravvissuti alla meningite
  • decessi: 3-5 ogni 100 anche con appropriato trattamento

 

Rischi dovuti al vaccino

Gli eventuali effetti collaterali del vaccino singolo sono:

  • rossore, gonfiore, dolore lievi e di breve durata: 5-20 ogni 100 dosi
  • lieve irritabilità o sonnolenza: rari
  • febbre ≥ 38°C: 1 ogni 20 dosi
  • manifestazione allergiche: molto rare

 

Ha senso rischiare la malattia quando abbiamo a disposizione un vaccino sicuro ed efficace?

No, perché:

  • la malattia dà luogo a quadri clinici molto gravi e talora fatali.
  • si è registrata una marcata riduzione dei casi nei paesi dove è stato introdotto il vaccino
Vaccini correlati