MORBILLO

Cos’è?

Il morbillo è una malattia infettiva, molto contagiosa causata da un virus che coinvolge principalmente l’apparato respiratorio e può dare gravi complicanze come broncopolmoniti, convulsioni, encefaliti. Si manifesta con febbre elevata, tosse insistente, rinite, congiuntivite ed una tipica eruzione cutanea (esantema). Si trasmette per via aerea o contatto diretto con secrezioni nasali e faringee.

 

Impatto sulla popolazione

In Italia, nonostante la disponibilità di un vaccino efficace continuano a verificarsi epidemie perché non si riesce a raggiungere la copertura del 95% dei bambini, percentuale indispensabile per controllare le epidemie. Negli ultimi anni si verificano mediamente 2.500 casi all’anno. In Veneto, nel 2011 si è verificata una epidemia di morbilli con 250 casi e in 50 dei quali sono state riscontrate complicanze gravi come polmoniti, otiti e cheratocongiuntiviti e una complicanza abortiva in una giovane donna che non presentava particolari fattori di rischio.

In Europa tutti i paesi hanno piani di vaccinazioni per eliminare il morbillo, ma in molti paesi non si raggiungono coperture vaccinali elevate necessarie a eliminare la malattia, per cui continuano a verificarsi epidemie. Nel 2013 sono stati notificati 10.271 casi di morbillo in 30 paesi europei dove viene condotta la sorveglianza. I paesi maggiormente interessati sono stati: Germania, Italia, Paesi Bassi, Romania e Regno Unito. Circa l’88% degli ammalati risultavano non vaccinati e nel gruppo target per la vaccinazione (età 1-4 anni), l’80% dei casi non era vaccinato. Sono stati riportati 8 casi complicati da encefalite acuta e 3 decessi.

Nel mondo nel 2012 si sono verificati 227.245 casi di morbillo e 157.700 decessi. Sono colpite tutte le regioni dell’OMS, soprattutto Africa, Europa e ovest del Pacifico.

 

Vaccino

Il vaccino è disponibile in Italia dalla fine degli anni settanta, ma nelle Regioni l’offerta e l’adesione è stata diversificata. Il vaccino contro il morbillo è costituito dal virus del morbillo vivo ma attenuato in modo da renderlo incapace di provocare la malattia pur conservando la capacità di stimolare la produzione di anticorpi protettivi. La vaccinazione contro il morbillo è effettuata contemporaneamente a quella contro rosolia e parotite (vaccino “triplo”) e contro varicella (vaccino “quadruplo”). Il vaccino viene somministrato con un’iniezione che si effettua per via sottocutanea nella parte alta del braccio. Attualmente non è reperibile in commercio la formulazione singola del vaccino. La vaccinazione antimorbillo è raccomandata a partire dal compimento del primo anno di vita (365° giorni in poi) o anche prima in casi particolari. In ogni caso, a qualunque età dopo il primo anno, è utile sottoporsi a questa vaccinazione, qualora non sia ancora stata contratta la malattia. Il vaccino è estremamente efficace in quanto provoca la comparsa di anticorpi protettivi nel 95% dei bambini vaccinati e questa percentuale è ancora più alta dopo una seconda dose. La protezione compare già dopo 7-10 giorni dalla vaccinazione. Per questa sua rapidità d’azione il vaccino contro il morbillo è in grado di prevenire la malattia anche dopo il contagio, purché la somministrazione avvenga entro i primi 2-3 giorni dal contatto del bambino con il malato. E’ consigliabile una 2°dose di vaccino a 5-6 anni di vita per aumentare la percentuale di bambini con buona protezione

 

  • Quando non si deve vaccinare

Questo vaccino non deve essere somministrato nei seguenti casi:

  • grave difetto del sistema immunitario dovuto a malattie o a terapie
  • gravi reazioni allergiche a costituenti del vaccino (es. neomicina o gelatina) o a precedenti somministrazioni dello stesso vaccino

 

  • Quando si deve rinviare

Le circostanze che rendono opportuno rinviare questa vaccinazione sono:

  • malattia acuta con febbre o turbe generali giudicate clinicamente importanti;
  • recente somministrazione di immunoglobuline, sangue o plasma, prodotti che possono ostacolare una buona risposta immunitaria al vaccino;
  • recente somministrazione di un altro vaccino a base di virus vivi
  • gravidanza

 

Rischi dovuti alla malattia

Nei paesi come l’Italia le caratteristiche principali sono:

  • febbre in tutti gli infettati: superiore a 38°C e fino a 40°C
  • rash cutaneo: sempre presente
  • diarrea: 8 ogni 100 casi
  • otite media: 7-9 ogni 100 casi
  • polmonite: 6 ogni 100 che porta a morte nel 15% dei casi
  • convulsioni: 1 ogni 200 casi
  • trombocitopenia: 1 ogni 3.000 casi
  • encefalite: 1 ogni 1.000 casi e con sequele permanenti nel 15% dei casi
  • panencefalite subacuta sclerosante: 1 ogni 100.000 casi
  • decessi: 1-2 ogni 1.000 casi per la malattia o le sue complicanze

 

Rischi dovuti al vaccino

Questo vaccino è ben tollerato. In sede di iniezione possono presentarsi rossore, gonfiore, dolore transitori e di breve durata. Gli eventuali effetti collaterali del vaccino combinato compaiono a distanza di 7-14 giorni dalla vaccinazione e sono:

  • febbre: 5-15 ogni 100 dosi
  • rash cutaneo transitorio: 5 ogni 100 dosi
  • gonfiore dei linfonodi del collo: 1-2 ogni 100 dosi
  • convulsioni febbrili: 1 ogni 3.000 dosi
  • trombocitopenia (calo del numero delle piastrine) transitoria: 1 ogni 30.000-40.000 dosi entro 2 mesi
  • encefalite: meno di 1 ogni 1.000.000 dosi
  • parotite: molto raramente
  • dolori articolari: 5 ogni 1000 dosi in bambini, 1 ogni 4 dosi in donne adulte
  • reazione allergica severa: meno di 1 ogni 1.000.000 dosi
  • decessi: osservato solo nell’immuno-compromesso

È stato dimostrato che il vaccino non provoca autismo.

 

Ha senso rischiare la malattia quando abbiamo a disposizione un vaccino sicuro ed efficace?

No, perché:

  • il virus si trasmette per via aerea e la sua circolazione non è influenzata dalle migliorate condizioni socio-economiche
  • il morbillo è ancora largamente diffuso in tutto il mondo
  • è una malattia estremamente contagiosa e nei paesi maggiormente colpiti continuano a verificarsi decessi e ricoveri ospedalieri per le sue complicanze
  • non vi è nessun trattamento specifico contro il morbillo e solo il vaccino può prevenire la malattia
  • per non avere più epidemie occorre vaccinare più del 95% dei bambini; se questa percentuale scende anche di pochi punti, compaiono focolai epidemici
  • l’efficacia del vaccino si vede chiaramente dal numero ridotto di casi di malattia, ricoveri, decessi rispetto a qualche decennio fa, nelle aree con buoni livelli di vaccinazione.
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