PAROTITE

Cos’è?

La parotite, comunemente chiamata “orecchioni”, è una malattia infettiva causata da un virus che si trasmette per via aerea o per contatto diretto con la saliva di una persona infetta. Si manifesta generalmente con un ingrossamento nella zona antistante l’orecchio causata dall’infiammazione della ghiandola salivare chiamata parotide, da uno o entrambi i lati. Possono ingrossarsi anche altre ghiandole salivari e spesso si manifestano contemporaneamente mal di testa, febbre più o meno elevata e dolore addominale. L’importanza di questa malattia deriva dalle sue possibili complicanze. Il contagio, durante le prime 12 settimane di gravidanza, è associato ad un alta percentuale di aborti spontanei (25%).

 

Impatto sulla popolazione

In Italia,  come in altri Paesi con copertura vaccinale elevata, il numero di malati è notevolmente diminuito. Si verificano mediamente ogni anno circa 1.000 casi.

Nel 2011 sono stati segnalati 12.362 casi da 23 paesi. La maggior parte delle segnalazioni sono state riportate dalla Repubblica Ceca, Polonia, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi. I casi si sono verificati in tutte le età, tuttavia sono stati più colpiti gli adolescenti e i giovani adulti tra i 15 ei 24 anni, seguiti da quelli di età 5-14 anni e 0-4 anni di età.

Nel mondo, nel 2011 sono stati segnalati 726.169 casi.

 

Vaccino

Il vaccino contro la parotite è costituito dal virus vivo ma attenuato in modo da renderlo incapace di provocare la malattia pur conservando la capacità di stimolare la produzione di anticorpi protettivi. La vaccinazione contro la parotite è effettuata contemporaneamente a quella contro il morbillo, la rosolia e/o la varicella (vaccino “triplo” o “quadruplo”). Entrambi i vaccini sono somministrati con un’iniezione per via sottocutanea nella parte alta del braccio. La vaccinazione antiparotite viene raccomandata per tutti i bambini a partire dal compimento del primo anno di vita (365° giorno in poi). Il vaccino può comunque essere somministrato a qualsiasi età e la vaccinazione di un soggetto già immune (per precedente vaccinazione oppure per aver superato la malattia) è ben tollerata.

 

  • Quando non si deve vaccinare

Il vaccino antiparotite non deve essere somministrato nelle seguenti circostanze:

  • grave difetto del sistema immunitario dovuto a malattie o a terapie;
  • gravi reazioni allergiche a costituenti del vaccino (es. neomicina o gelatina) o a precedenti somministrazioni dello stesso vaccino.

 

  • Quando si deve rinviare

Le circostanze che rendono opportuno rinviare questa vaccinazione sono:

  • malattia acuta con febbre o turbe generali giudicate clinicamente importanti;
  • recente somministrazione di immunoglobuline, sangue o plasma, prodotti che possono ostacolare una buona risposta immunitaria al vaccino;
  • recente somministrazione di un altro vaccino a base di virus vivi e attenuati.
  • gravidanza

 

Rischi dovuti alla malattia

Nei paesi come l’Italia, le caratteristiche principali sono:

  • sintomi meningei (cefalea, rigidità nucale): 15 ogni 100 casi
  • encefalite: 2 ogni 100.000 casi
  • perdita dell’udito: 1 ogni 200.000 casi
  • perdita dell’udito nei bambini: 5 ogni 100.000 casi
  • orchite (infiammazione dei testicoli): 20-30 ogni 100 maschi ammalati durante la pubertà, con rischio di sterilità
  • ovarite (infiammazione delle ovaie): rara
  • pancreatite: 2-5 ogni 100 casi
  • mortalità: meno di 2 ogni 100 encefaliti

 

Rischi dovuti al vaccino

Il vaccino è ben tollerato. Gli eventuali effetti collaterali compaiono a distanza di 7-14 giorni dalla vaccinazione:

  • febbre, di breve durata: 5-15 ogni 100 dosi
  • rash cutaneo transitorio: 5 ogni 100 dosi
  • gonfiore dei linfonodi del collo: 1-2 ogni 100 dosi
  • convulsioni febbrili: 1 ogni 3.000 dosi
  • trombocitopenia transitoria (riduzione del numero delle piastrine): 1 ogni 30.000-40.000 dosi entro 2 mesi
  • encefalite: meno di 1 ogni 1.000.000 dosi
  • parotite: molto raramente
  • dolori articolari: 5 ogni 1000 dosi in bambini, 1 ogni 4 dosi in donne adulte
  • reazione allergica severa: meno di 1 ogni 1.000.000 dosi
  • decessi: osservato solo nell’immunocompromesso

È stato dimostrato che il vaccino non provoca autismo.

 

Ha senso rischiare la malattia quando abbiamo a disposizione un vaccino sicuro ed efficace?

No, perché:

  • la parotite, pur essendo una malattia raramente grave, può portare a complicanze permanenti
  • non vi è un trattamento specifico e solo il vaccino può prevenire la malattia
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